Venerdì 18 dicembre abbiamo il secondo concerto di Natale: dopo quello di Castel Guelfo, questa volta “giochiamo in casa” nella Parrocchia di Castel San Pietro.
Ci troviamo in chiesa alle 20:15 per essere pronti alle 20:45. Alle 21 circa iniziamo con il discorso introduttivo di don Gabriele, che spiega il motivo per cui ci ha chiesto di iniziare il concerto con il brano de “L’ultimo dei Mohicani“… che a dire il vero ha davvero poco a che fare con il Natale! 🙂
Ci ha infatti raccontato che, dopo essere stato in Terra Santa, ha preparato un filmato con le foto principali di questa avventura. La colonna sonora che accompagnava le foto era appunto la musica tratta dal famosissimo film.
Poco dopo le 21 si parte con il concerto di Natale vero e proprio. Abbiamo praticamente la stessa scaletta del concerto a Castel Guelfo, strutturata in tre parti:
- L’ultimo dei Mohicani
- Tipici brani natalizi
- “Varie ed eventuali”: oltre a pezzi più impegnativi suoniamo “The Lord of the Rings” e altre musiche che non sono strettamente collegate al periodo del Natale
Come era successo a Castel Guelfo anche in Parrocchia il pubblico apprezza molto la nostra musica: dall’inizio alla fine nessuno si è alzato o è uscito dalla chiesa… quasi fossero incollati alle panche dalle nostre note.
Finito il concerto ci sono i saluti di don Gabriele e un piccolo discorso del maestro Lentini, che ricorda che la banda nasce e vive con l’intento di essere utile alla cittadinanza e per noi è un piacere suonare bene ed essere applauditi da chi viene a vederci.
#labandacè è un hashtag con cui spesso marchiamo le foto della banda su Facebook: anche questa volta in Parrocchia, la banda “c’è stata” e ha suonato per chi ha voluto passare una serata in musica pregustando le vacanze invernali che stanno arrivando.
Finito di suonare ci spostiamo nel Refettorio per un rinfresco insieme a base di pizzette, salumi vari, pandoro e bevande.
Buone feste!
Foto e video del concerto in Parrocchia
Per le seguenti immagini e gli audio che seguono ringraziamo Maurizio Bonfiglioli e Roberto Baldazzi.